Il secondo cervello: il “il cervello addominale”, la strada delle emozioni dalla mente al corpo, dal cervello allo stomaco in costante collegamento
Ormai sappiamo come tutte le emozioni che proviamo nascono, vengono elaborate e custodite nel cervello, in particolare in una specifica zona denominata “amigdala” , il centro delle sfera emozionale ma pochi sanno che non si fermano certamente lì ….così ci spiega la scienza della psicosomatica , mente e soma (corpo) comunicano costantemente tra loro , ciò che le parole occultano verranno tradotte in verità dal sintomo somatico , in particolare adottando come “portavoce” d’eccellenza lo stomaco ,deposito degli stati d’ansia, stress , tensioni , ma anche di emozioni positive come l’eccitazione , l’innamoramento , l’euforia …..
Perché è necessario imparare a stare tranquilli , gestendo le emozioni accettando gli eventi della vita di varia entità? Dallo Stato d’animo negativo cronico alla conversione in somatizzazione
Perché ,al pari del cervello, anche nello stomaco può essere rilasciata serotonina , quel particolare ormone deputato alla regolarizzazione degli stati d’animo : più ci stressiamo, ci affatichiamo mentalmente , piu’ non siamo in grado di affrontare la vita, più serotonina lo stomaco produce trasformando in infiammazione, disturbi gastrici , senso di affaticamento, gonfiore….
Non significa certamente che dovremmo divenire “soggetti robotizzati” senza sentimenti di tristezza, sofferenza o dolore, casomai esercitarci , tramite processi di autopersuasione mentale (spesso insegnati ed impartiti nei contesti terapeutici ) in grado di ottimizzare i tempi di elaborazione dello stato d’animo negativo, in modo da non permettere una cristallizzazione dello stress a lungo termine molto facilmente convertito in disturbo psicosomatico.
Ma c’è di più …..:
Lo Stomaco , come il Cervello, è depositario di “Libere Associazioni” in grado di riproporre idee e sintomi già vissuti precedentemente….
Capita di frequente di ascoltare una canzone associata ad un periodo della nostra vita, o sentire un profumo particolare ed associare , ricordare istantaneamente una persona ad essa correlata riuscendo, con estrema facilità , a riprodurre, “sentire” come fossero di oggi, le stesse identiche emozioni di allora nel bene e nel male , si attiva così memoria storica emozionale. Per fortuna ( in caso di emozioni positive ) , purtroppo , nel caso di quelle a connotazione negativa, contemporaneamente al ricordo si può attivare anche il sintomo di allora collegata all’emozione (memoria storica del sintomo ) o, addirittura, generare un nuovo sintomo attuale legato allo stress indotto dal ricordo del passato. È incredibile, lo “psico-corpo” oltre a non possedere confini temporali , comanda l’intera vita psichica se non siamo in grado di lavorare in parallelo nello sviluppo di uno stato meditativo spirituale nel modo di intendere gli accadimenti , tanto da dirigere l’intero sistema interpretativo dell’unicum mente-corpo verso una sana leggerezza nella lettura della vita già da piccoli….
(Sapevate che le intolleranze alimentari , ad esempio, hanno quasi sempre un’origine psicologica infantile correlata a particolari eventi familiari o figure specifiche ? Di solito c’è sempre qualcun altro che ha avuto quella stessa intolleranza , non a caso per la memoria storica inconscia del paziente attuale….)
Tecniche terapeutiche utili per padroneggiare il sistema psico-fisico
Spesso consiglio ai miei pazienti di accompagnare il lavoro psicoterapeutico che svolgono con me ad altre tecniche integrative di tipo corporeo, proprio per rilassare oltre alla mente anche il soma , predisponendo un nuovo “ordine” globale.
In base alla tipologia di disagio portato, sicuramente per poter evitare di cristallizzare lo stress in somatizzazioni poi racchiusi nei cassetti della memoria somatica , una delle tecniche maggiormente di aiuto è la Bioenergetica in grado , tramite sedute cicliche , di rilassare l’intero sistema muscolare -mentale attraverso la modulazione della sfera emozionale in grado di riemergere tramite l’energia “risvegliata” , “reindirizzandola” in maniera costruttiva.
Anche approcci “meditativi” si rivelano molto utili, rappresentati ad esempio dalle tecniche del Training Autogeno finalizzate al rilassamento dell’intero sistema muscolare e mentale in constante comunicazione