La personalità è formata da due aspetti fondamentali, il temperamento ed il carattere. Il temperamento è, secondo l’orientamento psicodinamico, formato da fattori innati, che costituiscono la “predisposizione ad essere” di ciascun soggetto di fronte agli stimoli ambientali e sociali, quindi la modalità di reazione già presente alla nascita e soggettiva di fronte ad eventi emozionali positivi e negativi. Laddove non subentrino da parte degli attori dei primi ambienti sociali di vita del bambino ( asilo, famiglia…) sistemi educativi correttivi volti a “plasmare”le modalità temperamentali negative già manifestate dal piccolo (es. predisposizione all’egoismo ),il tratto innato tenderà a riemergere fino a cristallizzarsi come distintivo di quella personalità .
Il carattere, invece, è considerato da diverse teorie psicologiche, come la parte della personalità modificabile lungo tutto l’arco della vita, ponendosi come l’insieme delle risposte comportamentali di fronte agli accadimenti della propria esistenza, continuamente “rimodellabili” in base all’interazione soggetto/ambiente. I successi, le delusioni, le sorprese , le perdite, potranno continuamente incidere sulle successive modalità di ripresentarsi al mondo, andando a rinforzare ( in positivo o negativo) i tratti innati temperamentali.
La psicoterapia agisce prevalentemente sul carattere, quindi sulle modalità del soggetto di interagire con il sociale, reinterpretando, secondo un processo di collaborazione terapeutica, gli schemi mentali ed appercettivi erronei adottati con l’esterno ed influenzanti il proprio mondo interiore emotivo e cognitivo, riconsegnando all’ambiente un soggetto maggiormente adattabile in termini di idoneità relazionale.