Lo stato d’animo più frequente nel post- pandemia : “ il LANGUISHING” ( NON è depressione ma senso di vuoto/disorientamento)
Lo dice la parola stessa , “LANGUISHING” , “languire” , termine coniato e reso noto dal New York Times, si può riassumere come uno stato di “limbo” , in cui si trovano a vivere psicologicamente e concretamente moltissime persone post -pandemia o, generalmente, a seguito di eventi traumatici personali o collettivi prolungati per durata : nonostante la vita sia di nuovo lì , a portata di mano , sembra difficile andare a prendersela , camminando a rilento , quasi “scaramanticamente” impauriti a sentire di nuovo la gioia come possibilita’ personale …
Come si manifesta il fenomeno del LANGUISHING ?
NONè da confondersi con la depressionenon essendo presenti tipiche sintomatologie della sfera psichica, il paziente non è “fermo” ( come nella depressione di tipo maior accade ed, in forma leggera anche nelle depressioni minor ) , il soggetto è “attivo” ma si muove molto a rilento .
Le sensazioni maggiormente provate sono cosi riassumibili :
- Motivazione “rallentata”
- Poca capacità di concentrazione sul compito
- Assenza provvisoria di gioia e scopi di vita
- Senso di vuoto e stagnazione
- Indifferenza di fronte alla propria indifferenza ( sensazione di “apatia attiva” , non passiva )
La parola che forse più racchiude tutte le sensazioni elencate che , comunque non conducono ad apatia patologica , è riassumibile in “ disorientamento” : avete presente la sensazione che può provare un detenuto appena vede la luce del sole dopo la reclusione ? Seppur stia aspirando alla visione degli alberi , del sole, delle piante , di una donna , dell’amore , di una casa , si è “disabituato” …. ci vuole tempo e pazienza prima che i propri sensi siano pronti a “sentire” la realtà .
Come fare per abbandonare lo stato di LANGUISHING ?
Pensa il meno possibile , deconcentrati dallo stesso pensiero dell’apatia provata e , semplicemente, vivi ! : ci sarà un momento in cui , quando meno te lo aspetti, ogni cosa tornera’ al proprio posto …
Alcuni suggerimenti utili :
- Prendi sempre coscienzadelproblema , non negarlo , non vergognarti della tua momentanea fragilità ….siamo solo esseri umani : affrontare la realtà per quella che è si pone come conditio sine qua non per poter procedere verso la strada della normalità
- Se ,anche faticosamente , progetta : fallo anche se l’obiettivo ti sembri guidato da una motivazione “forzata” , fallo comunque , scegli qualcosa che già precedentemente all’evento pandemico ti appassionava , sarà molto più facile …..progetta un viaggio, frequenta un centro benessere , acquista quel mobile che desideravi da tanto ….non hai idea quanto la tua mente sia sensibile ai comandi che tu invii , soprattutto se reiterati : è così che si creano gli automatismi comportamentali = se ripeti ogni giorno alla tua mente che vuoi o sei pronto per tornare a vivere , agendo azioni coerenti al pensiero , la stessa ti prenderà sul serio !
Se ti dovessi accorgere che questo stato d’animo si sta prolungando più del dovuto e/o avessi delle paure in proposito, chiedi aiuto : non avere paura , tutti abbiamo bisogno a volte nella vita di sentirci guidati nel momento dello smarrimento